Tra il 23 ed il 26 maggio si terranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Mons. Crepaldi, vescovo di Trieste, ha recentemente ricordato che l’Europa nasce come respublica christiana e il concetto di “bene comune” è radicato nel diritto naturale fondato sul diritto divino. Tuttavia:
[L’Unione Europea] non ha nessuna visione del bene comune perché non possiede più le categorie di ragione e di fede per fondarlo adeguatamente [;] intende il bene comune in senso operativo e funzionale, oppure come somma del soddisfacimento dei desideri individuali, oppure come l’uso comune dei beni collettivi. […] Le pressioni delle istituzioni europee sugli Stati sui “nuovi diritti” sono elementi del male comune. […] Ecco perché bisogna frenare l’Unione Europea per avere il tempo e lo spazio per costruire un’Europa che ridia a Dio quel primato nel mondo, attraverso cui è stata costituita.
Il card. Sarah ha ribadito che ogni battezzato è prima di tutto parte della propria nazione e cattolico, e soltanto dopo europeo. L’identità nazionale e cattolica non va sacrificata sull’altare della tecnocratica Unione Europea che non riconosce alcuna patria:
[O]gnuno è stato creato da Dio per essere messo in un luogo preciso, con la sua cultura, le sue tradizioni e la sua storia. Questo desiderio attuale di globalizzare il mondo liberandosi delle nazioni con le loro caratteristiche specifiche è pura follia. Il popolo ebraico ha dovuto andare in esilio, ma Dio lo ha riportato nel suo paese. Cristo dovette fuggire da Erode in Egitto, ma tornò nel suo paese alla morte di Erode. Ognuno deve vivere nel suo paese. Come un albero, ognuno ha la sua terra, il suo ambiente dove fiorisce perfettamente.
Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno sottolineato l’esigenza di “salvaguardare il patrimonio culturale proprio di ogni nazione” e di “esercitare il controllo dei flussi migratori in considerazione delle esigenze del bene comune”.
Invitiamo i cattolici a dedicare recite del Santo Rosario nei giorni:
domenica 19 maggio
lunedì 20 maggio
martedì 21 maggio
e possibilmente perfezionarle con penitenze e digiuni affinché siano difese:
- le radici cristiane del nostro Continente, la sovranità e le tradizioni dei popoli europei;
- i confini degli Stati contro l’immigrazione incontrollata;
- l’istituzione della famiglia e il diritto dei genitori ad educare i figli;
- la vita umana, dal concepimento nel grembo materno sino alla morte naturale.
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Signore, per intercessione della Vostra Madre Santissima:
dall’ateismo e dall’immoralità, liberateci!
Da governanti ispirati a ideologie anticristiane, liberateci!
Dai peccati contro la vita nascente, liberateci!
Dall’ammissione pubblica e legale dei peccati impuri contro natura, liberateci!
Dall’ingiustizia nella vita sociale, nazionale e internazionale, liberateci!
Dalla facilità di calpestare i Comandamenti di Dio, liberateci!
Dai peccati contro lo Spirito Santo, liberateci!
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Santa Maria, prega per noi.
Santa Maria, intercedi per noi.
Ave Maria, piena di grazia…
San Benedetto da Norcia, prega per noi.
Santa Brigida di Svezia, prega per noi.
Santa Caterina da Siena, prega per noi.
Santa Teresa Benedetta della Croce, prega per noi.
Santi Cirillo e Metodio, pregate per noi.
Santi tutti europei, pregate per noi.
30 aprile 2019 – Santa Caterina da Siena
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Non esiste un coordinamento nazionale del Santo Rosario per l’Italia: invitiamo i singoli fedeli e le comunità locali ad organizzarsi autonomamente, al meglio delle proprie possibilità. Questa iniziativa prende origine da un gruppo di fedeli che si è ispirato ad analoghe iniziative tenute in altri paesi europei; non è affiliata ad alcun partito o organizzazione politica.
santorosarioperlitalia.net
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